La generazione dei nati stanchi

New York, in aumento il numero di disoccupati che non cercano un nuovo lavoro e, per scelta, preferiscono vivere senza reddito

Si potrebbe definirla la generazione dell’ozio, che per scelta, anziché lavorare legge libri, suona il piano e dorme almeno nove ore a notte. Di sonni tranquilli. Il New York Times dedica un’inchiesta a una nuova generazione di disoccupati, quelli che perso il posto di lavoro, non hanno alcuna intenzione di cercarne un altro, e, per scelta, vivono senza reddito.

La percentuale di americani senza un impiego, al 4,6%, è ai minimi dal 2001 e trovare un lavoro è sulla carta cosa non impossibile. Ma bisogna accontentarsi. I disoccupati per scelta sono soprattutto uomini, hanno tra i 30 e i 55 anni, vivono soli, spesso sono divorziati, separati o vedovi. È una classe che negli Stati Uniti sta crescendo in modo significativo, secondo il Times. Oltre il 13% di questa fascia di età  in America è disoccupato (il 5% in più rispetto agli anni Sessanta).

Queste persone preferiscono restare a casa, piuttosto che andare a cercare un lavoro. Alla base della loro scelta c’è la paura di trovare un lavoro che non corrisponda alla propria qualifica, o essere sottopagati, come spesso accade. La noia non li spaventa, anzi riescono a riempire ogni ora della giornata.

Il Times cita l’esempio di Alan Beggerrow, ha 48 anni, sposato per la terza volta, ed è disoccupato dal 2001. Passa il giorno a suonare il piano, a leggere libri di storia e biografie e a scrivere storie western. “Mi sto accorgendo che il tempo libero è un bene prezioso per me” dice Baggerrow. Oltre a dare spazio agli hobbies, i disoccupati per scelta riescono anche a dedicare al sonno ben nove ore a notte.

 

fonte: libero.it 02/08/06