Ma ‘ndo vai se la frangetta…

Vip o non vip, tutte coi capelli sugli occhi. Anche chi non se lo può permettere

Monica Bellucci vip tendenze capelli 2006 2007

In principio era Raffa. Raffa e il suo mitologico carré biondo platino che ha fatto la storia della tv (e del look). Quel carré era soprattutto due cose: il doppio svirgolo sul fondo e la frangetta. Quel taglio netto appena sopra gli occhi che da qualche tempo vediamo replicato su copertine, passerelle e manifesti.

L’ultima in ordine di tempo a cedere alla tentazione è stata Melissa Satta. La penultima (scherzi del destino) Elisabetta Canalis, ex del suo attuale fidanzato-datore di lavoro Bobo Vieri. Ma la schiera delle frangettate vip è lunga quasi quanto quella delle ritoccate.

E vai a capire chi ha cominciato per prima a dare la sforbiciata fatale. La Bellucci, da Parigi, reclama (con francesissimo aplomb) l’intuizione. Ma che dovrebbe dire allora Antonella Mosetti (una fedelissima del genere) che sfoggiava la frangetta sbarazzina già  ai tempi di Non è la Rai? E Federica Panicucci che qualche anno fa pensò bene di dare una festicciola tra amici (giornalisti, paparazzi e vippazzi annessi) per celebrare un mese di vita del suo nuovo taglio di capelli (frangettati, appunto)?

L’ultima fashion victim della lista è Manuela Arcuri. Una di quelle che, foto alla mano, forse ha fatto il passo un po’ più lungo della gamba. Una sforbiciata di troppo, insomma. Manuelona in effetti alle ultime sfilate milanesi sembrava la versione ciociara di Cher, solo con qualche anno e ritocco in meno. Promosse Anna Tatangelo (almeno così ha un senso la quintalata di kajal sugli occhi) e Victoria Cabello (vederla sfrangiata e scodata ormai potrebbe essere uno shock). Rimandate Madonna (anche se pare che il caschetto biondo fosse una parrucca) e Pamela Petrarolo (la frangetta forse le donava negli anni ’80, adesso sfiora il ridicolo).

Sempre un passo avanti Simona Ventura. In tempi non sospetti, in piena crisi ormonale post divorzio, c’ha provato. Poi si è data alle extension.

fonte: libero.it – Barbara Del Pio