Motomondiale GP di Giappone
Il pilota Yamaha si impone nelle libere di Motegi davanti a Nakano e Melandri. In 125 pole provvisoria di Bautista, in 250 ancora Lorenzo.
Lasciata l’Australia, Valentino Rossi è arrivato in Giappone con un unico obiettivo, dominare. E il pesarese lo ha chiaramente fatto capire a tutti gli avversari fin dal venerdì di prove, giornata considerata forse a torto poco indicativa. Il pilota Yamaha non solo ha fermato i cronometri sul tempo di 1’46″981 segnando così il miglior crono assoluto nelle libere, ma ha pure dimostrato di aver un buon passo di gara girando costantemente sull’1’48, lasciandosi alle spalle la Kawasaki di Shinya Nakano e la Honda di Marco Melandri che, a tempo scaduto, ha scalzato dalla terza piazza Colin Edwards. Problemi invece per le Honda ufficiali: uscito solo nel finale Nicky Hayden ha chiuso in quinta posizione, mentre Dani Pedrosa è decisamente lontano dai migliori al 15° posto, in ritardo di quasi un secondo e mezzo da Rossi.
In 125 Alvaro Bautista non vuole di certo dormire sugli allori nonostante si sia laureato campione del mondo neppure una settima fa. Lo spagnolo su Aprilia ufficiale ha infatti firmato la pole provvisoria dell’ottavo di litro con lo strepitoso tempo di 1’57″627 che gli vale pure il giro-record. Pesanti i distacchi inflitti agli avversari, a partire dal compagno di team Sergio Gadea che si è visto rifilare quasi 7 decimi, per proseguire con Mika Kallio e Mattia Pasini, rispettivamente in ritardo di 709 millesimi e di quasi un secondo sul leader della sessione. Ad aprire la seconda fila provvisoria troviamo Hector Faubel, l’altro pilota di Martinez, che ha preceduto Julian Simon, Fabrizio Lai, primo portacolori della Honda, e Lukas Pesek. Non hanno brillano le wild-card di casa: il miglior piazzamento è stato quello di Hiroomi Iwata, appena 28°.
250 sempre più a misura di Jorge Lorenzo. Leader assoluto della stagione della quarto di litro, lo spagnolo del team Fortuna Aprilia vuole fare un altro passo verso il titolo iridato 2006 e non si fa certo intimorire dai favoriti piloti nipponici. Grazie al suo 1’52″132, Lorenzo si è lasciato alle spalle la famiglia Aoyama, con la KTM di Hiroshi davanti alla più temibile Honda di Shuhei, e Yuki Takahashi. Nulla da fare per i nostri piloti che sul circuito di Motegi hanno un altro passo rispetto agli avversari: Andrea Dovizioso, le cui speranze di insidiare Lorenzo nella corsa iridata si affievoliscono sempre di più, si ritrova sesto dietro a Alex De Angelis, settimo Roberto Locatelli.
fonte: msn.it