Nazionale: Primo giorno per Roberto Donadoni

Roberto Donadoni, Hotel Parco Principi di Roma. Il nuovo e il vecchio del nostro calcio.

Ricomincia così dal luogo che ha visto il presidente della Caf Cesare Ruperto leggere la sentenza che ha di fatto cancellato una generazione di dirigenti e trofei di società  illustri il nuovo corso. Alle spalle Marcello Lippi e il successo nella finalissima di Berlino. Un ricordo anche le stagioni al Milan, al Livorno di Aldo Spinelli.

Roberto Donadoni da oggi è il ct dell’Italia. E tanto basta. “Ho scelto di fare l’allenatore e questa è la mia strada. Essere il ct della nazionale è motivo per me di grande orgoglio e cercherò di portare aventi il compito affidatomi con tutte le mie risorse”. Il neo tecnico azzurro si mostra sicuro anche quando ricorda l’impresa dei ventitrè di Lippi: “E’ una responsabilità  non da poco, ma meglio avere la coppa di Berlino dietro le spalle che il nulla”.

E Donadoni sembra aver già  pronta la ricetta per continuare sulla strada indicata dal tecnico di Viareggio. “Un’idea di come far giocare l’Italia ce l’ho già  di sicuro darò continuità  al lavoro di Marcello Lippi, ma ci metterò anche del mio”. Inevitabile poi un accenno a Calciopoli.

Lo scandalo che ha riscritto la storia recente del mondo del pallone e che rischia di avere delle conseguenze importanti anche sul futuro di molti campioni del mondo. E non solo in Italia. La probabile migrazione nei club più importanti d’Europa non è motivo così di preoccupazione.

 

fonte: libero.it 18/07/2006

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Categorie: Sport