SLK, i favolosi 10 anni del primo spider-coupé

Una serie limitata per celebrare l’anniversario

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Ci sono certe auto che diventano un «cult» per il design o la loro carica innovativa. E’ il caso della Classe SLK e, quindi, non stupisce che la Mercedes abbia voluto sottolinearne i primi dieci anni di vita con una edizione speciale, la Edition 10 appunto, che va ad aggiungersi alle versioni in listino. La Edition 10, in sostanza, è una SLK Sport rivisitata, con modifiche al look degli esterni e all’abitacolo e una ricchezza di allestimento sopraffina, mentre le motorizzazioni disponibili sono soltanto due, la 200 Kompressor da 163 Cv e la 280 da 231. Per la verità , ci sarebbe anche una poderosa 350 da 272 Cv, ma si è deciso di non importarla in Italia: troppo esagerata per i gusti dei clienti nostrani.

La SLK è un modello che nel 1996 ha rivoluzionato il mondo delle roadster (come dicono negli Usa, mercato n. 1 per Mercedes: per noi è una spider biposto) introducendo, per la prima volta, la soluzione del tetto metallico scomponibile che si ritrae in pochi secondi nel bagagliaio. Un’idea che permette di configurare l’auto come scoperta o come coupé. Il successo è stato immediato e, come sappiamo, ha innescato una moda che ha contagiato molti costruttori. In un decennio la SLK, oggi alla seconda generazione, è stata venduta in oltre 465 mila esemplari ( 33 mila in Italia).

Del resto, la Mercedes nel campo delle vetture sportive ha una superba tradizione, che parte addirittura dal 1938 con la 170 VS ma che è decollata con la Classe SL, cioè Sport Leicht, sportiva e leggera: siamo nel 1954 e la 300 SL ad ali di gabbiano è ancora oggi disputata dai collezionisti. Attraverso varie generazioni siamo arrivati all’attuale, la quinta. E ora sta per debuttare una nuova regina, la Mercedes-McLaren SLR («R» per Rennen, cioè da corsa): in settembre si affiancherà  al coupé la versione scoperta (con capote, però), munita di un V8 AMG da 626 Cv. Prestazioni da F1, con una velocità  di 332 km/h (da zero a 100 l’ora in 3,8 secondi).

Chiaro che, in questo caso, si tratta di un esercizio di alta tecnologia e che il dato velocistico indica solo le potenzialità  dell’auto, tuttavia un bel simbolo per la Mercedes in un tempo in cui la crescita delle potenze e delle dimensioni delle vetture è costante. Ma anche il lato commerciale non va sottovalutato: in attesa della SLR roadster, ecco un’edizione per pochi intimi (150) del coupé, la 722 Edition che vuol ricordare il trionfo della 300 SLR di Moss e Jenkinson nella Mille Miglia 1955. A proposito le due unità  destinate all’Italia sono già  state vendute (prezzo 405 mila euro).

La SLK, in cui il «K» non sta per Kompressor ma per Kurz, ossia corta, si muove in un altro universo, decisamente più accessibile. Bellina, agile e grintosa senza eccessi (tanto che piace anche al gentil sesso: il 21% dei clienti è femminile), viene proposta nella Edition 10 a 44 mila (la 200 K) e 47.300 euro (la 280). Meccanica, dimensioni (è lunga 4089 mm, larga 1777 e alta 1296) e prestazioni (230 e 250 km/h) non cambiano.

Una roadster simpatica, facile da guidare (ma questo è un punto d’orgoglio nella filosofia Mercedes, che punta su una sportività  sicura e comoda, non «cattiva»), disponibile in Italia in 500 esemplari (3.500 in totale nel mondo). Anche uno stimolo alle vendite in tempi di forte concorrenza. Il look è caratterizzato da loghi e colori specifici nonchè da cerchi bruniti da 17 pollici a dieci razze, l’abitacolo da sedili in pelle traforata. Nella plancia modanature nere, tachimetro e contagiri con scala rossa. Fra l’altro, troviamo navigatore satellitare Comand APS, fari bixeno e sistema di riscaldamento per la zona testa (Airscarf, o sciarpa d’aria: una feritoia sul poggiatesta irradia aria calda). Una macchina da godere, aperta o chiusa, come abbiamo visto in un test stradale tra Bari e Ostuni. Si può spingere sull’acceleratore, eccome, ma chi te lo fa fare?

fonte: lastampa.it

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Categorie: Motori