Due azioni legali collettive per il cattivo funzionamento del nuovo cellulare
“La pila si esaurisce e bisogna ricomprarla spendendo oltre 80 dollari”
Mentre si avvicina il giorno del suo sbarco in Europa, negli Stati Uniti l’iPhone è già motivo di polemiche. E di ricorsi agli avvocati. Due azioni legali collettive sono state presentate contro la Apple e la AT&T per problemi connessi alla durata della vita e ai costi delle batterie del nuovo cellulare. Che avrebbero durata, e possibilità di ricarica, limitata, costringendo i proprietari ad acquistarne una nuova.
Una causa è stata mossa presso un tribunale della California, l’altra in Illinois. In entrambi i casi, spiega Max Folkenflick, dello studio legale impegnato nel foro californiano, “il problema è che la Apple non ha informato correttamente i clienti dei problemi della batteria, il che fa sospettare che abbia progettato un congegno che richiede di essere sostituito per generare ulteriori profitti”.
Sia in California che in Illinois gli avvocati degli acquirenti dell’iPhone sostengono che le batterie al litio possono essere ricaricate soltanto 300 volte: con la conseguenza che i proprietari del telefono Apple devono acquistarne una nuova, prima della scadenza del contratto biennale di uso con la AT&T.
Quando la batteria si è esaurita, i consumatori devono restituire i telefoni alla Apple per farsela sostituire, a un costo di 79 dollari più le spese di spedizione. L’installazione richiede tre giorni ma, quel che è peggio, cancella tutte le infomazioni immagazzinate nell’apparecchio.
La Apple ha reso noto il programma di assistenza sulle batterie una settimana dopo l’uscita dell’iPhone, lo scorso 29 giugno.
fonte: repubblica.it