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Riviste le aliquote fiscali con la Finanziaria. Sono previste 5 aliquote, la più alta del 43% oltre i 75.000 euro. Aliquote: 23% fino a 15.000 euro annui; 27% da 15.001 a 28.000; 38% da 28.001 a 55.000; 41% da 55.001 a 75.000; 43% oltre 75.000. Il risultato della revisione delle aliquote, precisa una nota del governo, “è una riduzione delle imposte per oltre il 90% dei contribuenti che vivono con meno di 40 mila euro lordi”. Per i pensionati l’area non tassata “sale” da 7.000 a 7.500 euro, per i dipendenti si arriva a 8.000,per gli autonomi a 4.800.
L’intervento sull’Irpef contenuto nella legge corregge il cosiddetto secondo modulo di riforma varato dal precedente governo Berlusconi. Nel complesso, 4,3 miliardi vengono utilizzati per aumentare la no tax area e ridisegnare aliquote e scaglioni “in modo da ridurre l’imposta per i redditi medi e bassi”. E 3 miliardi vengono destinati al sostegno delle famiglie attraverso assegni e detrazioni. Oltre 3,8 mld vanno ai lavoratori dipendenti e parasubordinati (di cui 2,1 come sostegno alle loro famiglie); oltre 1,8 mld ai pensionati; oltre 1,6 mld ai lavoratori autonomi (di cui quasi 1 come sostegno alle loro famiglie).
TICKET E SANITA’
Con la nuova legge, secondo il governo,  le risorse per la sanità saliranno a 101,3 miliardi di euro, 6 in più rispetto al passato. In particolare, precisa una nota del ministero della Salute, 3 miliardi in più vanno all’ammodernamento degli ospedali,le riduzioni della spesa sono di 3 miliardi, i fondi per la ricerca salgono a 349,5 milioni. C’è un ticket per le visite non urgenti al pronto soccorso che non causino un ricovero. Ticket di 23 euro per la visita medica più 18 in caso di accertamenti diagnostici. Gli esenti non pagano il ticket.
“C’è una ridistribuzione dell’Irpef dagli alti ai bassi redditi”, dice Vincenzo Visco, viceministro dell’Economia, illustrando le novità fiscali contenute nella Finanziaria. “Ci sarà un aggravio per i redditi superiori ai 40.000 euro, e sarà una cifra intorno all’1,1%”. “Non capisco le polemiche. Ci sarà un aumento della tassazione per i redditi più alti – precisa – di qualche centinaio di euro. I contribuenti oltre i 70 mila euro sono l’1,58%. L’Irpef cala per i redditi più bassi”. Poi il ministro aggiunge: “Le entrate tributarie aumenteranno di 4 miliardi.Il gettito Irpef complessivamente rimarrà immutato”.
Ma l’opposizione è in rivolta: la Finanziaria 2007 scontenta tutti i partiti della CdL. “Ci hanno accusato di fare macelleria sociale. I fatti dimostrano il contrario”. Così Cicchitto di Fi,che precisa: “E’ l’attuale governo a fare macelleria sociale, per esempio introducendo il ticket sul pronto soccorso”. Per Matteoli (An), la Manovra “è una vera bomba nelle tasche dei cittadini. Certamente Prodi non avrà più la credibilità necessaria per guidare il governo”.Calderoli (Lega) ritiene che “la Finanziaria massacra tutti” e “dimostra che il governo mente regolarmente”. Rotondi (Dc) taglia corto: “Sarà un pastrocchio ma passerà “.
Dal canto suo, Romano Prodi è soddisfatto del varo della Finanziaria da parte del Consiglio dei ministri: “E’ una decisione fondamentale per il futuro dell’economia italiana. Avremo un Paese più giusto e solidale“,dice il presidente del Consiglio. E annuncia le misure: 6,5 miliardi di aiuti fiscali ai redditi più bassi; 1,5 miliardi in meno di imposte per i pensionati, 6 miliardi l’anno prossimo a favore delle imprese (cuneo fiscale). Verranno tagliate 10 miliardi di spese dello Stato e degli Enti locali. “Abbiamo mantenuto le promesse”, precisa. E’ una Finanziaria, dice Prodi al Tg1, di “giustizia e sviluppo. Abbiamo messo in ordine i conti e diminuito la spesa”.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, dopo il varo della Finanziaria, annuncia: “Domani i i dettagli della Manovra saranno precisati, saranno messi a posto tutti i tasselli“. Domenica, il premier Prodi ed il ministro dell’Economia Padoa-Schioppa, illustreranno tutti i particolari della manovra economica in una conferenza stampa a Milano. Prodi e Padoa-Schioppa saranno lì per celebrare il centenario della Cgil.
fonte: libero.it 30/09/06