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Oriana Fallaci è morta. La scrittrice e giornalista si è spenta la notte scorsa in un ospedale di Firenze, dove verrà sepolta. Aveva 77 anni. Da molti tempo lottava contro il cancro, da lei definito L’Alieno. Era rientrata in Italia il 4 settembre con un volo New York-Milano.
Era ricoverata già da qualche giorno in un ospedale fiorentino dove, secondo sue precise disposizioni, la degenza è avvenuta nel più stretto riserbo. Le esequie della Fallaci, per sua espressa volontà , si svolgeranno in forma strettamente privata. Lo hanno reso noto i familiari. E un’indiscrezione informa che il 2 settembre, poche ore prima il sacerdote stesse per darle, a New York, l’estrema unzione, improvvisamente la Fallaci si riprese e chiese di cenare a ostriche e champagne.
Molte le polemiche e i dibattiti sollevati dai i suoi libri e articoli pubblicati dopo gli attentati dell’11 settembre, in “difesa della cultura occidentale”, una posizione di netta contrapposizione al fondamentalismo islamico. Per tutta la vita aveva espresso opinioni anticlericali, ma negli ultimi anni si è avvicinata al cattolicesimo, fino a dichiarare pubblicamente la sua ammirazione verso Benedetto XVI. Il 27 agosto del 2005 il Papa l’ha ricevuta a Castel Gandolfo in udienza privata. Nel marzo dello scorso anno, Libero aveva lanciato una raccolta di firme per chiedere al Presidente della Repubblica di conferire alla Fallaci il titolo di senatore a vita. L’appello era stato sottoscritto da oltre 75.000 persone.
Per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “scompare con Oriana Fallaci una giornalista di fama mondiale, autrice di grandi successi editoriali, appassionata protagonista di vivaci battaglie culturali, ammirevole nella strenua lotta contro il male che l’aveva colpita”. “Piango la morte di un simbolo della cultura, dell’onestà intellettuale e della liberta“. Così Roberto Calderoli.
“Davanti alla morte è sempre un dispiacere, ma sul piano delle idee e del modo di concepire la politica resta un profondo disaccordo“. Così il Nobel per la Letteratura Dario Fo, interpellato dall’Agi, commenta la scomparsa della scrittice Oriana Fallaci. In particolare, Fo ricorda le posizioni fortemente identitarie e di contrapposizione con l’Islam dell’ultima Fallaci, sottolineando di “aver sempre dichiarato ciò che pensavo di lei e del suo lavoro: ho sempre detto che aveva posizioni aggressive, antistoriche.
Anche Adel Smith, presidente dell’Unione dei musulmani d’Italia, interpellato dall’Agi, ha voluto commentare la scomparsa di Oriana Fallaci, con la quale aveva ingaggiato dure battaglie, anche giudiziarie: “Mi dispiace, non gioisco mai della morte nè dei nemici, nè degli amici. Mi dispiace che sia morta prima di redimersi”.
“Ovviamente – dice – non cambio opinione su quello che è stata in vita”. Secondo Adel Smith, infatti, la scrittrice “aveva commesso gravi errori, con la volontà di travisare completamente delle cose sulle quali – afferma – avevo replicato con una vasta documentazione. Era una persona che mentiva, incitava all’odio consapevolmente”.
fonte: libero.it – 15/09/06