Nokia alla riscossa in Borsa. Ieri l’ex primo produttore mondiale di telefoni cellulari, che ha dvuto cedere il testimone a Samsung, ha guadagnato oltre il 10% grazie alle buone performance di vendita del suo smartphone di punta, Lumia. Il risultato è che da agosto il valore del titolo in borsa è praticamente raddoppiato. Il dato potrebbe anche sembrare molto interessante se non fosse che, dal 2008, ossia l’anno del boom dell’iPhone di Apple, le azioni della casa finlandese hanno perso circa l’80% del loro valore. Ieri comunque a mettere le ali al titolo le nuove stime sull’ultimo trimestre 2012 secondo cui l’utile operativo alla divisione cellulari sarà in pareggio o pari al 2% delle vendite. In ottobre, invece, la stima era per una perdita operativa pari al 6% delle vendite, più o meno 4 punti percentuali.
Per Nokia questo potrebbe dunque essere un momento di svolta, dopo che ha accumulato 4,8 miliardi di euro di perdite dall’arrivo del nuovo ad Stephen Elop, chiamato a salvare l’azienda messa alle strette dagli smartphone di Apple e Samsung. Per ridurre i costi, Elop ha tagliato oltre 20mila posti e chiuso diversi stabilimenti di produzione e ricerca. La divisione cellulari è dunque tornata profittevole. Nell’ultimo trimestre gli smartphone Lumia venduti sono stati 4,4 milioni, contro i 2,9 milioni del trimestre precedente. Le vendite totali di cellulari hanno toccato quota 86,3 milioni di pezzi, compresi i 9,3 milioni di smartphone «low cost» Asha.
La performance, nel trimestre, è stata positiva anche nella joint venture per gli apparati di rete Nokia Siemens, che ha registrato un utile operativo tra il 13 e il 15% delle vendite, superiore alle stime precedenti.
«Si tratta chiaramente – spiega a Bloomberg l’analista della Danske Bank Louis Landeman – di notizie molto positive per Nokia, che dimostrano il successo dei nuovi prodotti Lumia».
Per il primo trimestre del 2013, invece, Nokia si mantiene prudente e prevede una perdita operativa della divisione cellulari pari al 2% delle vendite.