Le temperature più miti annunciano l’imminenza della stagione balneare e non è più il caso di rimandare i provvedimenti necessari a fare fronte con dignità alla fatidica prova costume. Ormai è tardi perché le dieta o le creme anticellulite possano fare effetto, servono quindi trattamenti d’urto che affrontino il problema della pelle a buccia d’arancia con determinazione.
Una delle terapie più innovative fra le soluzioni della medicina estetica è quella della carbossiterapia, iniezioni locali di anidride carbonica. Il dottor Giorgio Donadel Campbell, specialista in chirurgia vascolare, spiega come funziona il trattamento.
“La cellulite e gli inestetismi cutanei ad essa collegati – sostiene il dottor Donadel Campbell – sono provocati da una vera e propria malattia della microcircolazione e l’impiego dell’anidride carbonica quale sostanza terapeutica, si è rivelato un’efficace arma di prevenzione e cura proprio in tutti i disturbi collegati al cattivo funzionamento della circolazione arteriosa, venosa e capillare. Grazie a questa tecnica è possibile affrontare e risolvere efficacemente malattie come la cellulite, i disturbi della circolazione, le ipotonie venose (in particolare quelle dovute alla stazione eretta prolungata per motivi di lavoro) e le adiposità localizzate. ”
Qual è l’azione dell’anidride carbonica?
“Grazie alla capacità di diffondersi da 20 a 25 volte più dell’ossigeno, l’anidride carbonica arriva immediatamente in tutti i tessuti dove innesca delle importanti reazioni. La principale di queste reazioni è una forzata vasodilatazione, cui si accompagna un notevole aumento del flusso di sangue e quindi un deciso miglioramento della circolazione, fatto che provoca una sorta di ginnastica passiva grazie alla quale i tessuti riprendono vigore. In più, il maggior apporto di ossigeno che permane per molte ore dopo il trattamento, favorisce anche il processo di scissione dei grassi e quindi la demolizione delle masse adipose. L’unica controindicazione può essere quella del dolore, anche se la percezione di fastidio e sensazione dolorosa è soggettiva”
Come avviene l’intervento?
“La carbossiterapia consiste nell’iniezione di anidride carbonica medicale nei punti più problematici di cosce, polpacci, caviglie, addome, fianchi e mani, attraverso un sottilissimo ago collegato da un tubicino al computer che controllerà le dosi ed i tempi di trattamento. ”
Quante sedute sono necessarie?
“La paziente può notare un miglioramento già dopo 4-5 sedute terapeutiche. I tessuti trattati diventano più morbidi ed elastici perché perdono la componente edematosa, ma per ottenere risultati duraturi sono necessarie dalle 6 alle 10 sedute, suddivise in due, tre, trattamenti settimanali della durata di circa mezzora ciascuno.”
Non si tratta di un trattamento risolutivo ma è necessaria un’attività di mantenimento. Con quali modalità ?
“Due cicli l’anno possono controllare efficacemente e spesso sconfiggere la cellulite ed i vari inestetismi che l’accompagnano o alleviare i fastidi dovuti alla stazione eretta prolungata. Ovviamente i risultati saranno migliori se integrati da una dieta corretta e dal costante esercizio fisico.”
Ci sono controindicazioni ed effetti collaterali?
“La carbossiterapia non ha alcun effetto collaterale perché, dopo aver agito a livello locale, l’anidride carbonica è eliminata fisiologicamente attraverso i polmoni. Le controindicazioni sono limitate a gravi malattie come ad esempio infarti pregressi o tromboflebiti.”
Quali sono i costi del trattamento?
“Io chiedo 65 € a seduta ma c’è chi può chiedere anche il doppio.”
fonte: tiscali.it