A confronto sullo stesso gioco la resa delle due macchine di Sony
e Microsoft è identica. Poche differenze su servizi e connettività
È meglio la nuova PlayStation 3 (PS3) o la Xbox 360 (X360)? Finalmente il Corriere della Sera è in grado di rispondere alla domanda che tormenta le migliaia di potenziali acquirenti che non sanno quale console di nuova generazione scegliere.
Una decisione resa meno facile dalle fasce di prezzo cui vengono vendute, in entrambi i casi abbastanza alte: 599 euro per la PlayStation 3 con 60 GB di hard disk e lettore Blu-Ray, cui vanno aggiunti 25 euro per il cavo Hdmi per l’alta definizione, e 399 euro per la Xbox 360 con hard disk da 20 GB, cui vanno aggiunti però 199 euro per dotarsi di lettore Hd-Dvd necessario a vedere i film in HD.
L’occasione si deve all’iniziativa di Microsoft, dunque non proprio in campo neutro, ma la prova è stata condotta secondo tutti i crismi dell’imparzialità . La divisione italiana della multinazionale di Redmond ha organizzato un incontro per mostrare ai giornalisti le due console a confronto: «Lo scopo è di fare vedere quello di cui si è speculato per mesi solo sulla base di dati tecnici», racconta Scott Hansen, platform strategy director di Microsoft Xbox. «E di dare la possibilità di farsi un’idea vedendo le due console funzionare fianco a fianco».
Il test cui ho assistito è stato effettuato negli uffici di Milano, su due televisori HD della stessa marca, configurati nella medesima maniera. Si inizia con il sistema di controllo dei contenuti violenti, e non si notano grandi differenze tra le due console, salvo forse per il fatto che X360 è un po’ più chiara sulle classi di restrizione rispetto a PS3.
Quello che ci preme di più però è vedere all’opera i videogame, cioè quello per cui i due hardware sono stati progettati: al confronto tra due titoli esclusivi, Resistance: Fall of Man su PS3 e Gears of War su Xbox 360, l’impressione è che sulla console Microsoft la grafica sia più nitida e le texture più realistiche. In realtà mi convinco presto che la differenza dipende da due fattori: il titolo su PS3 gira a una risoluzione leggermente inferiore (720p contro 1080p) e il motore di gioco di Gears of War sembra sviluppato in modo più efficace.
Meglio passare allora alla prova del medesimo titolo: la differenza, in termini di nettezza dei contorni si coglie ancora quando viene caricato Call of Duty 3 su entrambi gli hardware; anche in questo caso però su PS3 funziona a una risoluzione leggermente più bassa, ma questo dipende dal gioco. Quando le righe sono le stesse, ovvero 1080p in entrambi i casi, la differenza è pressoché inavvertibile: Virtua Tennis 3 è identico su PS3 o X360, salvo che in quest’ultimo caso i colori sembrano più accesi. Chiediamo spiegazioni e ci viene detto che forse dipende dal fatto che X360 è collegata con un cavo component, uno standard diverso dall’Hdmi. Un altro dettaglio è che lo stesso gioco, lanciato nello stesso istante su entrambe le console, si avvia su PS3 sei secondi dopo X360.
Passando alla connettività , PS3 offre la possibilità di navigare direttamente sul world wide web dalla propria tv, mentre X360 è sprovvista di questa caratteristica. Al di là del numero di contenuti scaricabili (trailer, demo e giochi), che per X360 raggiungono quota 700 e per PS3 circa 80 – ma la differenza numerica non può non dipendere dal fatto che PS3 è arrivata dopo sul mercato – la console Microsoft sembra un po’ più versatile. È vero però che PS3 si può collegare alla PSP, per scaricare direttamente giochi sulla sorellina minore. Ma una prova fatta collegando la stessa PSP e un iPod dà risultati diversi: PS3 riconosce entrambi e dialoga bene con PSP, ma identifica l’iPod come un hard disk, quindi non è in grado di suonare i file Mp3 e le foto in esso contenuti, a meno di compiere una difficile operazione per rendere compatibili i diversi hardware. X360 è più flessibile e legge qualsiasi contenuto in entrambi i casi. Una certa versatilità di X360 si registra anche nel passare da un compito all’altro o nell’eseguire più compiti contemporaneamente, come suonare un brano contenuto nell’iPod e utilizzare un giochino scaricato dal network.
Quindi la prova del film in alta definizione, letto con Blu-Ray o Hd-Dvd: Mission: Impossible 3 è dal punto di vista visivo praticamente identico, anche se su X360 viene proiettato con il sistema interlacciato (1080i anziché 1080p).
L’ultimo test lo propongo io: visti i problemi di compatibilità con i giochi per PlayStation 2 riscontrati da PS3, tiro fuori a sorpresa dallo zaino Fable e Splinter Cell: Pandora Tomorrow, entrambi per Xbox. Dopo un po’ di sconcerto dei presenti i giochi vengono provati e funzionano regolarmente su X360. «La nostra filosofia è di aver reso compatibili tutti i games più venduti», commenta Hansen, «per poter fornire una qualità all’altezza, piuttosto che cercare di ricomprendere tutti i titoli e magari creare problemi con i filmati di alcuni o i livelli di altri. In ogni caso esiste una lista di retrocompatibilità , pubblicata su http://www.xbox.com». Una lista analoga è stata pubblicata anche da Sony: http://faq.eu.playstation.com.
Torniamo dunque alla domanda di partenza: quale console è migliore? La risposta è che sia sul piano del confronto diretto, del medesimo videogame o film visti su PS3 e X360 alla medesima risoluzione, si riscontrano solo impercettibili differenze. Anche cercando la soluzione sul piano dei servizi accessori, come l’online gaming o la connettività , il quadro non risulta più chiaro: X360 in questo momento sembra leggermente migliore, ma PS3 certo non è completamente giudicabile, visto che è appena arrivata sul mercato.
Pare invece, come succede spesso in questi tempi tecnologici, che la scelta tra le due contendenti debba derivare più che altro da gusti strettamente personali, influenzati dall’affezione al marchio, dalle esperienze individuali o dal passaparola, un po’ come accade tra chi sceglie di acquistare un Pc e chi invece opta per un Apple. Probabile che in una fase successiva sarà la stessa base installata, e quindi il successo nelle vendite, a influenzare gli stessi consumi: più console circolanti vogliono dire più accordi commerciali, un numero maggiore di giochi e film più o meno esclusivi a disposizione e quindi, in ultima analisi, più divertimento.
fonte: Marco Consoli – corriere.it